Sono iniziate ieri 10 Marzo le operazioni di allungamento di Silver Spirit, unità ultra lusso di Silversea che sarà modificata da Fincantieri presso i cantieri navali di Palermo. I lavori sono iniziati con la supervisione del direttore del cantiere Filippo Oddo e da Andrew Toso, responsabile del progetto.
L’operazione consiste nell’allungamento della nave attraverso l’inserimento di un troncone lungo 15 metri dove troveranno spazio 6 suite Silver, 26 suite Veranda e 2 suite Panorama.
Il progetto prende ispirazione dalle innovazioni della nuova ammiraglia della flotta, Silver Muse. Saranno adottate soluzioni creative nelle aree ristorante, miglioramenti stilistici nell’arredo delle suite esistenti e in tutte le aree pubbliche ed esterne, fornendo un livello maggiore di comfort e spaziosità.
“Basandoci sul magnifico riscontro da parte degli ospiti che viaggiano sulla nostra splendida Silver Muse, crediamo che il completo cambio di stile pianificato per Silver Spirit arricchirà l’esperienza a bordo e sarà certamente apprezzato dai passeggeri. Si vedranno molte delle innovazioni e delle idee di Silver Muse sulla nostra Silver Spirit, che abbiamo immaginato da capo”
Commenta così Christian Sauleau di Silversea.
Il cantiere di palermo non è nuovo a questo tipo di operazioni, in passato infatti sono state allungate ben 4 navi MSC e nei prossimi mesi arriveranno due Cruise Ferry di Grimaldi per sottoporsi allo stesso trattamento, ma è la primissima volta che una nave da crociera extra lusso si sottopone ad un allungamento.
“L’esperienza accumulata in questi anni da Fincantieri è diventata un punto di riferimento a livello mondiale per operazioni qualificate e sofisticate come quella odierna di taglio e allungamento della Silver Spirit che richiedono un alto livello tecnologico. -dicono le autorità portuali – L’AdSP del Mare di Sicilia occidentale, presieduta da Pasqualino Monti, si è adoperata per supportare Fincantieri e assicurare la massima efficienza e sicurezza allo stabilimento di Palermo e, in particolare, al bacino di 400 mila TPL, dove vengono realizzati gli interventi di trasformazione/riparazione navale”.
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